Is Breaking Up Hard to Do? Legal Institutions and the Rate of Divorce
Document Type
Article
Journal/Book Title/Conference
Journal of Public Finance and Public Choice
Volume
2
Publication Date
1991
First Page
133
Last Page
145
Abstract
Alcune teorie economiche hanno tentato di rappresentare la famiglia come una specie di impresa economica, applicando il ragionamento economico al matrimonio ed al divorzio.
Non vi è stata, tuttavia, un’analisi altrettanto approfondita dell’influenza del sistema giuridico sulla struttura e la natura dei contratti di matrimonio.
Se la famiglia viene configurata come un’impresa, ed il divorzio come una rinegoziazione contrattuale, ci si può attendere che i parametri giuridici dello scambio svolgano un ruolo significativo sui costi e, quindi, sul numero dei divorzi.
L’indagine svolta dimostra la correttezza di quest’ipotesi. In particolare, si dimostra che la legislazione che prevede una custodia dei figli congiunta tende ad aumentare il tasso di divorzio, forse perché evita una costosa battaglia per l’attribuzione della custodia dei figli. Al contrario, sistemi che richiedono lunghi periodi di residenza e impongono periodi obbligatori di separazione tendono ad avere un tasso di divorzio più basso.
Questi risultati sono conformi all’intuizione e ai recenti contributi della teoria economica dei diritti di proprietà, applicati al modello della famiglia come impresa di carattere economico.
Recommended Citation
Is Breaking Up Hard to Do? Legal Institutions and the Rate of Divorce” (with Gary M. Anderson), Economia Delle Scelte Pubbliche [Journal of Public Finance and Public Choice] (1991)(2), pp. 133–145.