Fiscal Federalism and the Laffer Curve

Document Type

Article

Journal/Book Title/Conference

Journal of Public Finance and Public Choice

Volume

1

Publication Date

1991

First Page

21

Last Page

28

Abstract

La «curva di Laffer» è stata, all’inizio degli anni ottanta, uno strumento molto popolare per spiegare, dal punto di vista della supply-side economics, il rapporto tra aliquote d’imposta e gettito. L’obiettivo era quello di dimostrare che, poiché vi sono effetti disincentivanti connessi con l’imposizione, è possibile che, al di là di un certo livello d’imposizione, il gettito complessivo diminuisca. Questa logica è stata, a quanto pare, decisiva nel convincere il Congresso ad approvare la riforma fiscale proposta da Reagan, la cui principale caratteristica era quella di ridurre drasticamente le aliquote dell’imposta personale sul reddito.

Una domanda è per qual motivo i governi dovrebbero stabilire aliquote così alte da ridurre anziché aumentare il gettito. Una possibile risposta, data da Buchanan e Lee, è che le reazioni dei contribuenti non sono immediate, per cui in breve periodo l’aumento delle aliquote oltre il livello ottimale fa aumentare il gettito, per poi ridurlo man mano che i contribuenti reagiscono all’aggravio fiscale, diminuendo la loro attività.

Una spiegazione alternativa che viene presentata in quest’articolo è costituita dall’ipotesi che i diversi livelli di governo si trovino in concorrenza tra di loro per l’adozione di base imponibili identiche. Un esempio è costituito, negli Stati Uniti, dalle imposte sulle sigarette, oggetto d’imposizione mediante accise in numerosi stati, nonché a livello federale. Inoltre, le sigarette sono anche oggetto dell’imposizione sulle vendite nella maggior parte degli stati americani. In questa situazione, è possibile che la concorrenza per il gettito tributario induca un livello di governo ad aumentare le aliquote, anche se il risultato potrà essere una diminuzione delle entrate complessive.

L’evidenza basata sulla storia dell’imposizione sulle sigarette negli Stati Uniti sembra confermare quest’ipotesi: all’aumento federale, è sempre seguita, a breve scadenza, una diminuzione di gettito.

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